Senza l’autorizzazione del Garante della privacy è vietato raccogliere le impronte della mano dei dipendenti, attraverso un badge per vedere se sono presenti. Ora lo sa una Srl, attiva nel settore della raccolta dei rifiuti, condannata dall’Authority a pagare una sanzione di 66 mila euro, per aver violato il Codice sulla protezione dei dati personali. La società aveva installato un sistema di raccolta dei dati biometrici della mano, per rilevare le presenze dei dipendenti. Azione che – ad avviso del Tribunale che aveva condannato il Garante a pagare 30 mila euro per responsabilità aggravata – non provava il trattamento dei dati in violazione della disciplina di settore.
Per i giudici di prima istanza, infatti, le apparecchiature non prelevavano e non trattavano i dati, utilizzati come «individualizzanti e non come identificanti». In più non esisteva alcuna banca dati. Ragione per cui, andava escluso il “trattamento” e non scattava la tutela prevista dal Codice. La Cassazione (Cassazione_25686-2018) è di diverso avviso e accoglie il ricorso del Garante analizzando, in concreto, il funzionamento del dispositivo finito nel mirino dell’Authority.