Aggiornate con regolarità il vostro sito web i motori di ricerca vi premieranno

Un aggiornamento costante con articoli nuovi ed originali non penalizzerà mai il vostro sito agli occhi dei motori di ricerca, al contrario dimostrerà le vostre intenzioni di fornire informazioni utili ai propri lettori.

Dovete sapere che i motori di ricerca hanno una propria programmazione di scansione dei contenuti. Alcuni siti web sono indicizzati ogni giorno, altri siti web sono indicizzati una volta al mese.

Per questo motivo dovreste avere una pianificazione periodica per l’aggiornamento dei contenuti del vostro sito.

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la SEO in 5 fasi

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La SEO è ormai un campo vastissimo, ricco di spunti e approfondimenti per  gli esperti del settore. Si tratta di un aspetto del digital marketing in continua evoluzione e aggiornamento ma che spesso nasconde concetti anche molto complessi.

la SEO è facilmente spiegabile in 5 fasi:

  1. L’architettura web. La base da cui partire.  Non può esistere sito web senza un’architettura tecnologica pensata per essere visibili nel web.
  2. Contenuti interessanti e dinamici. Non è certo un segreto: il contenuto è un aspetto fondamentale e fortemente integrato con le tecniche  SEO. I contenuti vanno scritti e devono essere adatti al proprio target di clientela magari sotto forma di BLOG.
  3. Usabilita del sito. L’usabilità e la semplicità di navigazione del sito permettono di migliorare l’user experience degli utenti.
  4. Condivisione sui social Quando un utente condivide propri contenuti su Facebook, Twitter, Linkedin, Google+, segnala ai suoi amici qualcosa di interessante  rilevante. Ovviamente i motori di ricerca lo indicizzano.
  5. Link Building.  Aspetto necessario ma a differenza del passato, la strategia di link building deve essere gestita con attenzione per evitare che il sito venga penalizzato.

Nei prossimi post analizzeremo nel dettaglio ogni singola fase.

Cos’è la Latent Semantic Indexing (LSI)

Latent Semantic Indexing (LSI) è un metodo matematico di indicizzazione e recupero utilizzato da oltre 40 anni.

Utilizza una tecnica matematica per identificare i modelli  che rapportano i termini ed i  concetti contenuti in testo strutturato.

LSI si basa sul principio che le parole che vengono utilizzate negli stessi contesti, tendono ad avere significati uguali o simili. Una caratteristica fondamentale di LSI è la sua capacità di estrarre il contenuto concettuale di un corpo di testo stabilendo associazioni tra quei termini che si verificano in contesti simili.

In pratica e’ una tecnica sulla base della quale vengono utilizzati dei sinonimi o parole correlate nel testo,  che sono ovviamente inerenti all’argomento dell’articolo.

Google non utilizza LSI, se non per  riconoscere solo alcune tipologie di siti (es. associazioni onlus), ma questa tecnica  puo’ aiutare chi scrive articoli a creare pagine con keyword che sono sematicamente attinenti e rilevanti per la pagina.

un esempio puo’ essere:

Titolo della pagina

Ricambi e accessori auto

Parole ricorrenti:

  • autofficine
  • sistema frenante
  • filtri aria
  • sistema di raffreddamento
  • trasmissioni a cinghia
  • sterzo e sospensioni
  • Portabiciclette
  • Il cambio
  • I sistemi di scarico
  • Il sistema di pulizia cristalli auto e spazzole tergi

Sicuramente ci troveremo in una pagina o un sito che vende accessori auto on line per tutti ma anche per autofficine.

La tecnica LSI non è uno stratagemma per ingannare i motori di ricerca ma un metodo  per  far si che i contenuti di un articolo siano rilevanti attraverso l’utilizzo di parole chiavi attinenti e simili.

Bisogna comunque stare attenti a non eccedere con le stesse parole per evivare meccanismi di keyword stuffing  per non essere penalizzati da google.

Per scrivere un ottimo articolo con questa tecnica è consigliabile utilizzare un dizionario di sinonimi.

Google premia i siti responsive, è In arrivo il “mobile friendly label” sulla SERP

Dopo aver testato una serie di siti compatibili con il mondo mobile negli ultimi mesi, Google ha deciso di rilasciare ufficialmente “mobile-friendly label ” un’ etichetta  all’interno dei suoi risultati di ricerca che notifica agli  utenti se un sito web è ben progettato per i dispositivi mobili.

Nell’immagine laterale si può notare un esempio dell’etichetta che viene visualizzata sulla ricerca mobile prima della descrizione del sito web.

Le etichette mobile friendly sono il primo passo per facilitare l’esperienza di “navitazione” degli utenti mobili.

Al fine di poter beneficiare per l’etichetta “mobile-friendly”, una pagina deve soddisfare i seguenti criteri come rilevato dal Googlebot:

  • Evitare software che non è comune sui dispositivi mobili, come Flash.
  • Utilizzare testo che sia leggibile senza zoom.
  • Grandezza della schermata della pagina web adeguata o adattabile al dispositivo.
  • Posizionare i link a distanza sufficiente per poter facilmente cliccare quello desiderato.

Google ha comunicato che gradualmente utilizzerà questi criteri “mobile-friendly” per decidere il posizionamento di un sito web nei risultati di ricerca della SERP del suo motore.

Per assicurarsi che le pagine soddisfino i criteri di cui sopra, è possibile eseguire il test di mobile-friendly.

Per ottenere un rapporto di usabilità mobile è possibile utilizzare gli strumenti forniti in Google Webmaster Tools.